Storie di natura dal Parco Nazionale
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La serie è stata creata con l'obiettivo di avvicinare il pubblico al mondo dei ricercatori che lavorano nel parco. Il progetto si basa sulla narrazione per trasmettere i metodi, gli obiettivi, i protagonisti e l'importanza della ricerca scientifica; le storie sono rivolte a tutti coloro che amano la natura o vogliono scoprire cosa significa vivere nella natura. Ciò avviene in modo leggero e scorrevole e attraverso le avventure, gli aneddoti, le esperienze e le riflessioni di persone che dedicano la loro vita alla tutela della natura e alla passione per la conoscenza e la bellezza.
I primi due volumi “Racconti di straordinarie ricerche indotte dal lupo” e “Streghe, Vampiri e altri demoni” della giornalista scientifica Anna Sustersic per Edinat-Verlag ci accompagnano attraverso due dimensioni del parco: quella della sorveglianza scientifica e quella dei pipistrelli. Il monitoraggio è alla base della ricerca nel parco. Gipeti, aquile, marmotte, grandi carnivori, ma anche ghiacciai, insetti impollinatori e molto altro sono i protagonisti delle otto storie di questo libro. “Il monitoraggio, cioè la raccolta sistematica di osservazioni di specie diverse nel tempo, è lo strumento con cui possiamo raccontare la natura e le sue regole, ed è il mezzo a nostra disposizione per riconoscere i problemi, trovare risposte e determinare metodi di protezione efficaci, ma non solo”, spiega Luca Pedrotti, coordinatore scientifico del Parco Nazionale dello Stelvio, ”raccogliendo dati nel tempo, possiamo quantificare i cambiamenti dell'ambiente e delle attività umane e migliorare gli strumenti di protezione di entrambi.”Il filo narrativo attorno al quale si intrecciano le storie del libro è, come suggerisce il titolo ispirato al lupo, un evento realmente accaduto: il bracconaggio del primo lupo nel Parco dello Stelvio, avvenuto il 19 febbraio 2022, che fa luce su un aspetto del complesso rapporto tra tutela dell'ambiente e società e serve come spunto di riflessione attorno al quale ruota l'intera narrazione.
Il secondo volume ci porta nel mondo poco conosciuto dei pipistrelli, spesso oggetto di leggende e miti oscuri. Un mondo, però, che riserva sorprese straordinarie e inaspettate e che rivela nuove dimensioni della natura e della sua speciale “magia”. “Come predatori specializzati, i pipistrelli sono tasselli importanti nelle complesse relazioni degli ecosistemi da cui anche noi dipendiamo”, spiega Martina Spada, funzionaria dell'Università dell'Insubria di Varese, con cui il Parco collabora nell'osservazione dei chirotteri e che, insieme a Mattia Panzeri, ha fornito la consulenza scientifica per il libro. “La loro tutela è di fondamentale importanza, come dovrebbe essere per qualsiasi altra specie, perché ogni cambiamento in questi rapporti può avere conseguenze talvolta catastrofiche e imprevedibili, di grande importanza anche per la nostra specie”.
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